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DAGGER MOTH

NEW ALBUM OUT NOW !
THE SUN IS A VIOLENT PLACE _ release date  oct. 3 , 2022

Avviato nell'estate del 2012 Dagger Moth è il progetto solitario di Sara Ardizzoni, trasversale chitarrista (per scelta) e cantante (per caso).  Una specie di one-woman-band, con chitarra elettrica, voce ed elettronica, che miscela loop, noise e melodia in bilico fra caos e struttura.

Il primo album omonimo esce nell'aprile del 2013 su Psicolabel e vede la collaborazione di Giorgio Canali, Joe Lally (Fugazi), Alfonso Santimone, Luca Bottigliero.

Il secondo album "Silk around the marrow" (aprile 2016) è stato registrato e mixato da Franco Naddei e si avvale anche dei contributi di Marc Ribot e Antonio Gramentieri. Nel novembre 2017 è stato inserito nella top-album list di GUITAR PLAYER: “60 Noteworthy Guitar Albums of the past 50 years _history of noteworthy guitar albums, 1967-2017"; ; la stessa rivista ha inoltre dedicato a Dagger Moth un articolo\intervista dal titolo "Angel of Havoc" sul numero di maggio 2018 (Pedalmania).

In questi anni Dagger Moth ha sperimentato palchi più o meno usuali, sparsi un po' dovunque: club, festival, piccoli bar, teatri, musei, giardini, houseconcert ... anche come opening act per : Marc Ribot, Shannon Wright, Fennesz, Mike Watt, Peter Hook, Pumajaw, Keziah Jones, Sam Amidon, Marlene Kuntz, Hugo Race, Perturbazione, East Rodeo...

Alcune collaborazioni recenti : con Cesare Basile, per registrazioni in studio e nei  live (fra i quali l'esibizione al Primavera Sound Festival 2018 a Barcellona); con i californiani Double Naught Spy Car per il loro ultimo lavoro in studio (che annovera fra gli altri ospiti Mike Watt e Nels Cline ) ; con il francese Philippe Petit per un doppio remix; con Deb Googe (My Bloody Valentine) per una cover di The Sound of Silence.

Nel novembre 2021 collabora con la Fire!Orchestra CBA di Mats Gustafsson per residenza e concerti in Italia.

Oltre al solo-set Sara è attualmente chitarrista con i Massimo Volume e con Cesare Basile e Caminanti.

Il terzo disco THE SUN IS A VIOLENT PLACE esce il 3 ottobre 2022. Registrato  e prodotto in solitaria fra le mura di casa durante i lockdown del 2020,  vede il contributo di Fabrizio Baioni ai beats su tre degli otto brani. Il mix è stato finalizzato a distanza fra Ferrara e Berlino con Victor Van Vugt (già collaboratore in studio di Nick Cave, PJ Harvey, Beth Orton e molti altri..). L'album è ascoltabile e acquistabile sulla pagina Bandcamp di Dagger Moth.

Dagger Moth è stata selezionata per esibirsi al Primavera Sound Festival 2023 di Barcellona  con tre live .

Started in the summer of 2012 Dagger Moth is the lonesome project of Sara Ardizzoni, eclectic guitarist (by choice) and singer (by chance). A kind of one-woman-band, weaving together electric guitar, some minimal electronics, noises, loops and vocals in a weird balance of structure, melody and chaos.

The self-titled debut album was released on Psicolabel in april 2013 with the collaboration of Giorgio Canali, Joe Lally (Fugazi), Alfonso Santimone, Luca Bottigliero.

The second album "Silk around the marrow" (april 2016), recorded by Franco Naddei, features collaborations with Marc Ribot and Antonio Gramentieri. In November 2017 the record was mentioned by GUITAR PLAYER magazine in the top-album list : "We pick 60 Noteworthy Guitar Albums of the past 50 years_History of Noteworthy Guitar Albums, 1967-2017" for the period 2010-2017.  While the GUITAR PLAYER May 2018 issue (Pedalmania) features Dagger Moth with the interview: "Angel of havoc" .

Dagger Moth has performed at many different venues (clubs, festivals, houseconcerts, gardens, theatres, museums…) and  had the pleasure to play as an opening act for  Fennesz, Marc Ribot, Mike Watt, Peter Hook, Shannon Wright, Pumajaw, Sam Amidon, Hugo Race and Keziah Jones.

Some recent collaborations: with the L.A based band Double Naught Spy Car (for their latest album "Moof" along with guests such as Mike Watt and Nels Cline); with Cesare Basile (with whom Sara has also performed at the Primavera Sound Festival 2018 in Barcelona); with Philippe Petit (for a double remix of a Dagger Moth track); with Deb Googe (My Bloody Valentine) for a cover version of  the Simon & Garfunkel classic "the Sound of silence".

In November 2021 a new collaboration starts with the Mats Gustafsson's  Fire!Orchestra CBA .

Besides her solo-set, Sara is currently touring as a guitarist with two italian bands: Massimo Volume and Cesare Basile e i Caminanti.

The third album THE SUN IS A VIOLENT PLACE is released on October 3, 2022. It was recorded and produced at home during the 2020 lockdowns, following a rather solitary creative process. Fabrizio Baioni gave his contribution on three of the eight tracks with his unpredictable beats. The mix was then finalized working remotely between Ferrara and Berlin with Victor Van Vugt ( former collaborator of  Nick Cave, PJ Harvey, Beth Orton and many more ..). You can listen to it and purchase it on Dagger Moth's Bandcamp page.

Dagger Moth has been selected to perform three live shows at the Primavera Sound Festival 2023 in Barcellona .

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PRESS:

 

"Angel of Havoc , The Otherworldly Truths of Sara Ardizzoni's Looping Maelstroms

Ardizzoni is an extremely striking and charismatic presence as a performer, and yet her music is so tenaciously cinematic that it almost makes her fade into the sonic milieu. Her pieces are like visitations to some astral cathedral of human triumphs and foibles—beauty, horror, love, and angst—and all ruled by the sounds of a single guitar. It’s a spellbinding, beguiling, and sometimes terrifying journey, as Ardizzoni taps, slaps, picks, shreds, twists knobs in realtime, and shifts between fuzz and crystalline tones to not only animate her songs, but to also sidestep timbral and thematic redundancies that can make loop-composed music appear repetitive and wearisome." 

- Michael Molenda - GUITAR PLAYER

 

 

"Italian experimental guitarist Sara Ardizzoni creates live loops with guitar tones that animate her songs by being angular, brash, off-kilter, ambient, lovely, or fuzzy and biting—sometimes in the same tune. "

- Michael Molenda - GUITAR PLAYER

"Her unique combination of melody, noise, looping, grooves, and vocals is emblematic of the kind of modern guitar music this site was created to promote. Please enjoy her words and spread the word so she can give up her day job—she deserves it."

- Michael Ross - GUITAR MODERNE

"Sara Ardizzoni, che della chitarra ha fatto un codice, una calligrafia, una categoria a sé. Bravissima."

- Stefano Solventi

" Italian guitarist and singer Sara Ardizzoni’s solo project Dagger Moth has released her 2nd album titled, “Silk Around The Marrow” which takes the listener on a personal journey of womanhood. (...)  The album is haunting and ethereal with each song folding into the next playing out like a dream on the edge of reality. Ardizzoni blends live guitar-looping with prerecorded electronic samples splendidly, wrapped around her rich, smooth vocals."    

- Myki Angeline - The WOMEN INTERNATIONAL MUSIC NETWORK 

 

“In realtà ogni brano sembra seminare nuovi generi su terreni alieni ....La “Out Of Shot” di apertura, confezionata in una perfetta, elegante cantilena in rima Cat Power-iana.. Le invocazioni gelide alla Nico di “Ghost” ...Ardizzoni fa il paio con le profondità siderali di Soap&Skin... una sorta di traduzione femminile di Mark Kozelek.. “Wisteria Blues”, altra colonna portante dell’opera, è un concerto Jimi Hendrix-iano di timbri cromatici di chitarra stratificati, e febbrilmente impastati all’unisono con la sua voce...”

- Michel Saran – ONDAROCK

 

“...evitando il virtuosismo fine a se stesso (Ribot, dopotutto, è la stella del mattino dell’autrice), gioca sui chiaroscuri tra elettricità e paesaggi acustici, reiterazioni da loop station ed elettronica noisy, denotando una capacità non comune nel saper misurare le dosi dei numerosi ingredienti messi sul piatto. E il risultato, nella sua eterogeneità, non ne soffre. Anzi, risulta organico e coinvolgente

- Stefano Pifferi - SENTIRE ASCOLTARE

 

“I brani cantati in inglese riescono a coniugare con stile palpabile umori “alternativi” tipici del rock con arrangiamenti da post-rock elettronico, atmosfere pop ed esercizi folktronici intimi e sporcati dal lo-fi. Gli arpeggi, la polvere del post-punk, i frammenti glitch, le micro-percussioni e i disturbi dream-pop rendono un quadro notturno ben arrangiato e aggiornato dove la voce si stende con personalità, forza e malinconia. Il progetto è dunque maturo, significativo e non gratuito. Procuratevelo. “

- Paolo Bardelli - KALPORZ

 

“..Nella sua molteplice forma Sara Ardizzoni rinasce e di conseguenza dà nuova vita a una certa forma di scrittura e composizione, conquista e ipnotizza, senza perdere nemmeno un briciolo del proprio talento.”

– Gustavo Tagliaferri - MAGMUSIC

 

“Le sperimentazioni granulose e volitive della chitarra ,citando tra le influenze Ribot e Snakefinger, rappresentano comunque la vera marcia in più di un singolare e sorprendente debutto"

- Vittore Baroni - RUMORE

 

“..si rivela un progetto solidissimo e dalla grande ispirazione ...A volte solo chitarra, elettrica o acustica, altre con pezzi cantati, assoli, variazioni, giravolte di tecnica ed energia e, in sottofondo, un’impronta da pre-war/post-qualcosa dalle luminose intuizioni.. una splendida prova di talento dalle enormi potenzialità.”

- Giampaolo Cristofaro – THE NEW NOISE -

 

“..un disco che può far pensare ai più notturni Blonde Redhead o a Cat Power, ma scarnificati all’osso e rivisti con un’ottica avant-folk incentrata nelle dinamiche del cantato e nelle linee melodiche della chitarra”

- Gianluca Polverari – BLOW UP -

 

“..Il risultato è questo disco che ha una sua stimolante originalità e che comunica un senso di inquietudine e disturbo che ben si accordano alle immagini della suggestiva copertina..”

- Pasquale Rinaldis – IL FATTO QUOTIDIANO

 

" Il paesaggio dentro il quale si muove la “falena” è impastato con la vividità del presente e l’immaterialità dei sogni mentre ciò che scorre davanti agli occhi, e dentro le orecchie assume colorazioni diverse e cangianti ...un nero, sempre presente ma mai completamente oscuro, aleggia nelle liriche, sporca un po’ tutte le tracce, avvolge malinconicamente il cantato ...Dodici personali storie cantate attraverso la voce di una donna che non vuole assomigliare a nessun altra, nasce e si muove come esemplare unico... “

- Antonio Capone – SHIVER WEBZINE -

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